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Postille a Derrida

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Maurizio Ferraris

Parte Terza. Etica, estetica, ermeneutica

8. Il dileguarsi della voce (1989)1

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Extrait du texte

Il lascito maggiore di Heidegger alla cultura filosofica del Novecento consiste probabilmente nell’opera di de-trascendentalizzazione del soggetto avviata con Essere e tempo. A differenza di Husserl, Heidegger non considera l’atto del comprendere come il rapportarsi di essenze a uno spirito vivente e sempre attuale. La morte, la possibilità della perdita del senso, è in Husserl una mera eventualità empirica, che investe un soggetto caduco, il quale ha però di fronte a sé la possibilità sempre aperta di accedere a un regno delle essenze e a una corrispondente filosofia come scienza rigorosa, attraverso un raddoppiamento in cui l’empirico, l’io mortale, si auto-oltrepassa per portarsi al livello di un io-spirito vivente sempre attuale e immortale. La possibilità della Verdoppelung, che fa della morte un semplice accidente empirico, e quindi logicamente e assiologicamente dipendente dalla vita universale del senso, istruisce la teleologia che orienta l’intero discorso husserliano conse...

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