1La mia riflessione si basa su una domanda: possono la Disney e la computer grafica influenzare, più di quanto non sia già stato fatto, la nostra percezione del medioevo? Ad oggi, nel pieno fervore dell’innovazione tecnologica, sembra che sia così.

2Il rapporto tra la Disney Company ed il medioevo affonda le radici in un tempo lontano, quando l’impero cinematografico americano doveva ancora essere sognato.

3Walter Elias Disney, classe 1901, disegnatore e animatore, si innamorò dell’età di mezzo durante il suo soggiorno francese, dove ebbe la possibilità di respirare l’aria medievale europea. Ciò che più di tutto lo colpì fu, però, il famosissimo Castello di Neuschwanstein in Germania, voluto da Ludovico II di Baviera il “Re delle favole”. Non è quindi un caso che il logo della Compagnia più famosa al mondo si ispiri alla costruzione architettonica più medievalista del mondo.

4Ma il logo è solo uno dei tanti aspetti che collegano la Walt Disney Company al medioevo immaginato. Il colosso dell’industria di intrattenimento ha, infatti, promosso l’idea di medioevo “all’americana” in ogni angolo del globo fino al punto di condizionare il nostro immaginario e la percezione di questo periodo storico squisitamente europeo.

5Con dati e studi alla mano, possiamo notare che moltissime delle pellicole Disney sono a tema medievaleggiante. Solo per citarne alcune: Biancaneve e i sette nani, La bella addormentata nel Bosco, La spada nella Roccia, Robin Hood … senza contare i film prodotti in collaborazione con la Pixar e i live-action dei classici.

6Ma cosa ha spinto Walt Disney e la sua Compagnia a prediligere proprio questo periodo storico? Perché concentrare l’attenzione su un’età che l’America non ha vissuto?

7Il medioevo stesso è la risposta, con i suoi simboli e i suoi valori. Perché il medioevo è l’altrove immaginario che tutti desideriamo. È un’età intrisa di storia, folklore, miti e leggende. È il tempo in cui san Giorgio sconfisse il drago, in cui le streghe ammaliavano gli uomini. È il tempo del Graal, dei cavalieri, della magia, di demoni e santi. Il medioevo è tutto e racchiude in sé il bene ed il male.

8Questa dicotomia adesso è messa in discussione dalla stessa casa cinematografica che ne ha promosso e stigmatizzato i valori: la Disney ridisegna il “suo” medioevo, per renderlo più affine alla sensibilità della società contemporanea. Di questa rivoluzione esempio lampante è Maleficent, live action del 2014, che riscrive la Storia, riabilitandone i personaggi e trasponendo un medioevo più verosimile che immaginato.

9La Disney ha trasformato il lungometraggio più medievale mai realizzato in un film “fantasy”, trasfigurando Malefica, uno dei suoi cattivi più malvagi, in una fata incattivita dai soprusi dell’amato, che diventerà poi il re e il padre della bella Aurora.

10Da questi spunti possiamo approfondire due aspetti fondamentali del “nuovo medioevo Disney”:

1. Le caratteristiche della società ed i ruoli sociali del terzo millennio sono variati, e la casa cinematografica non ha potuto far altro che cambiare la propria rotta, per soddisfare aspettative e gusti che vivono di stimoli più intensi e a ritmi più accelerati.
2. La psicologia e l’analisi più profonda dei personaggi ha dato una svolta alla scenografia e alla stessa trama della storia. Non esiste più una distinzione assoluta tra Male e Bene.

11Quando inizia, dunque, questo nuovo “periodo storico”? Le origini risalgono al 2007; prima di questa data la Disney privilegiava i lungometraggi animati in versione bidimensionale, che raccontavano di un medioevo colorato, a tratti oscuro e inquietante.

12Cos’è cambiato? Come d’incanto, Rapunzel, Brave e Frozen sono le pellicole che mostrano il percorso radicale avvenuto in casa Disney. La CGI ormai è predominante nella resa del medioevo e gli stessi personaggi sembrano evoluti, più reali, più umani. Ma Maleficent è la prima pellicola che stravolge la “storia Disney”, con la rivincita degli outsider, delle streghe, dei cattivi. Un live-action che “svela” la verità celata dietro la favola. In tutto questo, l’uso degli effetti speciali e la resa del mondo incantato grazie alla CGI decreta il successo del nuovo modo di raccontare il medioevo.

D. Quanto possono incidere gli effetti speciali sulla visione che lo spettatore ha di qualcosa? In questo caso, ad esempio, del medioevo.

R. Tantissimo: oggi con la tecnologia di cui si dispone è possibile rifare qualsiasi cosa al computer. […] C’è davvero solo il limite della fantasia e del budget ovviamente (Frankino Lupo, Senior Groom TD per la Industrial Light & Magic).

13È forse una nuova età di mezzo quella che vedremo trasposta nei prossimi anni? Non possiamo affermarlo con certezza, ma sappiamo che questo “periodo storico” ha avuto e avrà un impatto decisivo sul pubblico, proprio perché il pubblico ha avuto un impatto decisivo sulla rivisitazione della storia.

Filmografia

14La bella addormentata nel bosco
Biancaneve e i sette nani
Brave
Come d’incanto
Frozen
Maleficent
Rapunzel
Robin Hood
La spada nella roccia