1 David Bordwell, New Media and Old Storytelling, in David Bordwell, Kristin Thompson, Observations on Film Art, 13 maggio 2007, all’indirizzo http://www.davidbordwell.net/blog/?p=827.

2 Per un esame più approfondito di questi ultimi tre punti si faccia riferimento a Leonardo Quaresima, Singolare/plurale. Di alcune conseguenze della forma di esistenza digitale del film, «Bianco e nero», «Singolari pluralità. Il cinema ri-visto dal DVD», a cura di Valentina Re, 561-562, 2008, pp. 64-75.

3 Rick Altman, La parola e il silenzio. Teoria e problemi generali di storia della tecnica, in Gian Piero Brunetta (a cura di), Storia del cinema mondiale. Vol. V: Teorie, strumenti, memorie, Einaudi, Torino, 2001, pp. 829-854.

4 Ivi, p. 833.

5 Ivi, p. 835.

6 Ivi, pp. 830-833.

7 Robert Alan Brookey, The Format Wars: Drawing the Battle Lines for the Next DVD, «Convergence», XIII, 2, 2007, p. 199 (traduzione mia).

8 Ivi, p. 121 (traduzione mia).

9 Pavel Skopal, “The Adventure Continues on DVD”: Franchise Movies as Home Video, «Convergence», XIII, 2, 2007, pp. 185-198.

10 Per maggiori informazioni sul sistema CED si veda la pagina: http://www.cedmagic.com/selectavision.html.

11 Per una comparazione tra i prototipi del SelectaVision e della prima incarnazione del Laserdisc rimandiamo alla pagina http://www.mindspring.com/~laserguru/popsci.htm, che riporta un articolo apparso nel febbraio del 1977 sulla rivista «Popular Science».

12 Per maggiori informazioni sugli aspetti tecnici del formato Laserdisc si veda Bob Nyland, LaserDisc Frequently Asked Questions, in «Lasermagic Edition», numero speciale della rivista «Widescreen Review», 1998, reperibile online all’indirizzo http://www.access-one.com/rjn/laser/ld_faq.pdf.

13 Richard T. Jameson, A View to a Laser, «Film Comment», 4, 1994, p. 77.

14 Tali costi erano dovuti al fatto che i dischi venivano stampati mediante presse speciali, simili a quelle adoperate per realizzare i dischi audio in vinile.

15 Robert Fisher, The Criterion Collection: DVD Editions for Cinephiles, in Martin Loiperdinger (a cura di), Celluloid Goes Digital. Historical-Critical Editions of Films on DVD and the Internet, Trier, Wissenschaftlicher, 2003, pp. 104-105. Per la storia della Criterion, di come si sia sviluppata dalla casa di distribuzione americana Janus Films, specializzata in film d’essai europei, e si sia poi trasformata nell’editore elettronico Voyager Company rimandiamo, oltre che a questo saggio, anche a Nathan Carroll, Unwrapping Archives: DVD Restoration Demonstrations and the Marketing of Authenticity, «The Velvet Light Trap», 56, 2005, pp. 18-31, e a James Kendrick, What is Criterion? The Criterion Collection as an Archive of Film as Culture, «Journal of Film and Video», LIII, 2/3, 2001, pp. 124-139.

16 David C. Fein, Laser Revolution: Harryhausen Cornucopia, «Cinefex», 53, 1993, pp. 81-82 (traduzione mia).

17 Richard T. Jameson, A View to a Laser, cit. (traduzione mia).

18 Leonardo Chiariglione, MPEG – The Reasons Why, «Moving Images», 93, 1994, pp. 175-176 (traduzione mia).

19 Robert Alan Brookey, The Format Wars: Drawing the Battle Lines for the Next DVD, cit., p. 200 (traduzione mia).

20 Ivi, p. 201.

21 Jan-Christopher Horak, Old Media Become New Media: The Metamorphoses of Historical Films in the Age of Their Digital Dissemination, in Martin Loiperdinger (a cura di), Celluloid Goes Digital. Historical-Critical Editions of Films on DVD and the Internet, cit., p. 13 (traduzione mia).

22 Edgar Huang, A DVD Dilemma: Ripping for Teaching, «Convergence», XIII, 2, 2007, p. 130 (traduzione mia). Il testo citato è Nicholas Negroponte, Being Digital, Vintage Books, New York, 1996 (tr. it. Essere digitali, Sperling & Kupfer, Milano, 1997).

23 L’intera vicenda è ricostruita in David Dranove, Neil Gandal, The DVD-Vs.-DIVX Standard War: Empirical Evidence of Network Effects and Preannouncement Effects, «Journal of Economics and Management Strategy», XII, 3, 2003, pp. 363-386.

24 Ivi, p. 369 (traduzione mia).

25 Si tratta di DVD deperibili, che contengono all’interno una sacca di liquido opaco che a contatto con l’aria viene liberato e rende illeggibile il disco dopo che sono trascorse 48 ore.

26 Traiamo questi dati dalla pagina http://en.wikipedia.org/wiki/Divx. Trattandosi di un formato non legale (nella sua prima incarnazione) è molto difficile reperire letteratura critica più affidabile.

27 Si veda David Grossmann, Remembering DIVX: An Intellectual Property Case Study, 2004, reperibile all’indirizzo http://davidgrossman.name/Publications-Patents/DIVX%20IP%20Case%20Study.pdf

28 Peter Dean, DVDs: Add-Ons or Bygons?, «Convergence», XIII, 2, 2007, p. 119 (traduzione mia).

29 Ciò non significa che non sia possibile dotare un file Divx di diverse tracce audio, o anche di sottotitoli (molto comuni nel caso di film orientali che non sono stati doppiati nel mercato occidentale); quello che si vuole sottolineare è che buona parte degli utenti sceglie deliberatamente di rinunciare a questa possibilità.

30 In quanto, ripetiamo, è illegale, per il fatto stesso che l’estrazione di un file video presuppone la rottura del suo sistema di protezione, e ciò è dichiarato illecito sia dall’americano Digital Millennium Copyright Act (DMCA) del 1998, che dalla European Union Copyright Directive (EUCD) del 2001. Cfr. Edgar Huang, A DVD Dilemma: Ripping for Teaching, cit., pp. 129-134. Dobbiamo segnalare altresì il fatto che attorno alla metà del decennio è stato fatto il tentativo di vendere Divx legali, realizzati su licenza e distribuiti nelle edicole o nei supermercati. Si è trattato ovviamente di un’iniziativa effimera, in primo luogo perché i prezzi al dettaglio erano molto vicini a quelli delle edizioni in DVD; in secondo luogo perché è molto difficile imporre al pubblico di pagare qualcosa che riesce a ottenere gratis.

31 Peter Dean, DVDs: Add-Ons or Bygons?, cit., p. 124 (traduzione mia).