Supino, località Privito

Cristina Ferrante

p. 57

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Texte intégral

1Nel 1959, nel corso di lavori di scavo per le fondamenta di uno stabilimento industriale, si rinvenne materiale votivo, recuperato dai carabinieri di Supino e consegnato, nel 1971, alla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio. I votivi, databili tra il IV e il II sec. a.C., sono pertinenti a un santuario collocato sulla strada di fondovalle che, proseguendo verso sud, si raccorda, sotto Frosinone e Castro dei Volsci, con la strada che scendeva in direzione di Priverno e del Tirreno1 (fig. 26).

Fig. 26

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Territorio di Ferentinum.

© DR

Fonti archeologiche

2I materiali fittili presenti nel nucleo dei votivi rinvenuti consistono in una statuetta intera; tre frammenti di statuette; cinque teste intere e cinque frammentarie; arti (un arto superiore; un frammento di braccio; nove mani; otto piedi; sette frammenti di piede); tre frammenti di utero; una tavola poliviscerale; quattro votivi animali (bovini e suini); due cippetti a forma di pigna; 72 frammenti di coroplastica; un votivo non identificato; un frammento di lucerna; un frammento di ceramica comune.

3Sono presenti inoltre tre monete, di cui una è un asse coniato, fase della serie sestantale (?) della prora; un’altra un quadrante bronzeo dell’età di Adriano.

Bibliographie

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Comella 1981: A. Comella, «Tipologia e diffusione dei complessi votivi in epoca medio e tardo-repubblicana», MEFRA, 93, 1981, 717-803

10.3406/mefr.1981.1297 :

Zevi Gallina 1979: A. Zevi Gallina, «Santuari della Valle del Sacco», ArchLaz, II (QuadAEI, 3), 1979, 212-214.

Notes de bas de page

1 Zevi Gallina 1979, 213; Comella 1981, 746, n. 105; Archivio SBAL, C.T.R. n. 389150, Supino a: 3, a: 4; Rif. Scheda T.A.V. 209, 211.


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